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sabato 7 giugno 2014

"Pompei"

Premetto che qualche opinione su questo film l'avevo già sentita prima di vederlo ed erano tutte negative.
Come già detto, essendo io amante dei film catastrofici in generale, l'idea di un bel film dalla grafica computerizzata sull'eruzione più famosa della storia non poteva sfuggirmi.
Procediamo con ordine.


Ammetto che fin da subito non ho fatto altro che desiderare che si arrivasse alla parte dell'eruzione, dell'esplosione e della distruzione.
Quello è sicuramente il punto che tutto il pubblico conosceva a priori e che probabilmente ne ha motivato la visione ma ovviamente vi doveva essere una storia di contorno.
Di esempi ce ne sono tanti, tragedia conosciuta e storia (perennemente d'amore) che ne incornicia il tutto, vedi il Titanic per citare il più famoso.
Ecco Pompei assolutamente NON ci riesce.
La prima parte è una brutta copia di Spartacus (la serie TV) e del Gladiatore, la seconda ricorda The Day After Tomorrow.
Nel mezzo quindi di una trama davvero debole e che basa tutti i rapporti cruciali (l'amore tra il protagonista e la bella di turno, l'amicizia tra i due gladiatori) su sentimenti incredibilmente nati e saldatisi in ben 24/48 ore di convivenza (altro che colpo di fulmine), tutto sembra architettato semplicemente per far passare il tempo, inserire qualche tremolio del terreno come indicazione dell'imminente disastro e infine finalmente dare spazio al fuoco e alle fiamme.


   *** SPOILER ***     
Nel 62 d.C. un bambino (Milo) di una tribù britannica vede uccidere barbaramente tutta la sua gente dai soldati romani sotto il comando del senatore Corvo.
In sintesi, il bambino viene portato a Londra dove cresce e diventa un gladiatore. Essendo particolarmente dotato si decide di inviarlo più vicino a Roma per spettacoli di una certa importanza e sulla strada per Pompei insieme ad altri schiavi (in cui si tenevano i festeggiamenti delle Vinalia, l'Oktoberfest vinicolo dell'epoca) incontra Cassia, figlia del signore di Pompei, rimasta bloccata con la carrozza nel fango e con uno dei cavalli feriti.
L'incontro romantico si svolge con tanto di uccisione a sangue freddo del cavallo per non farlo soffrire e un laconico "Era pieno di muscoli" "Non parlavo di quello!" "Sei sicura?" e un sorrisino beffardo...
Vi premetto che tutto quello che da qui in poi verrà descritto accade nell'arco di 2 o 3 giorni, che è importante per capire come le tempistiche del film stridano con i rapporti che si vengono a creare.
Portato nell'arena fa l'incontro del campione della città, Attico e i due, destinati a combattere contro nell'incontro finale dei giochi cittadini, diventano amici per la pelle dopo qualche battutina sul "Ti ammazzo prima io." "Non credo proprio." "Vedrai."
Comunque Cassia è innamorata di Milo ("John Snow" del Trono di Spade per intenderci), lui è innamorato di lei ma lo è pure il generale Corvo che sbuca a Pompei proprio per prendere in moglie la ragazza fingendo di dover svolgere affari col padre.
Per eliminare l'avversario, Corvo manda al massacro Milo e l'amico nell'arena: durante il combattimento che sembra mettersi a favore dei due, finalmente il Vesuvio, stanco di assistere a dialoghi poveri e improbabili, decide di esplodere e creare un gran casino.
Morale della favola: città distrutta e tra vendette varie e tentativi di fuga, muoiono tutti ma almeno i due innamorati dopo aver passato ben qualche decina di ore assieme, si abbracciano baciandosi e lasciandosi seppellire dalla lava.
*** ***

Come già detto, purtroppo la parte finale sulla catastrofe non riesce assolutamente a sopperire alle mancanze degli intrecci della trama. I rapporti sono studiati in maniera veramente semplicistica e a differenza di opere quali il Gladiatore (dove vi sono mesi e viaggi nel mezzo del consolidamento delle amicizie tra Russell Crowe e il suo compagno di colore) o Spartacus (dove passano puntate su puntate prima che qualcuno si fidi dell'altro) il tutto sembra poco studiato e basato su cliché già visti per portare avanti tutto il carrozzone.
Gli attori poi, e penso sia una delle poche volte che mi permetterò di commentare a riguardo non essendo un esperto, non mi hanno molto convinto e il nostro protettore della barriera John Snow è più o meno espressivo quanto un bronzo di Riace.
Per quanto riguarda l'eruzione, molto spettacolare e ben fatta, risalta però per l'esagerazione di alcuni aspetti che, prima di far figure barbine, ho voluto controllare (qualche spoiler da qui ma non inficia la trama): ci può stare un piccolo tsunami ma addirittura barche che iniziano a girare per la città ricorda tantissimo The Day After Tomorrow, palle di fuoco grandi come un edificio che volano e distruggono tutto (e allora cosa si sarebbe conservato?) e crateri che si aprono esattamente ogni qual volta uno dei protagonisti passa in quel punto.
Unico aspetto positivo, la cura dei particolari storici, la ricostruzione della città e dei costumi che, anche cercando online, hanno ricevuto parere positivo.
In conclusione, ecco il primo Brinone Minus della categoria Cinema: trama inutile, fine a sè stessa, poco credibile e già vista, dialoghi imbarazzanti e attori non completamente azzeccati.

NB: cercando qua e là ho scoperto però una chicca. L'Asylum (una casa di produzione che fa volontariamente film basati sulle grandi produzioni in uscita prima di questi, cercando di trarne vantaggio dalla pubblicità, ovviamente B-Movie di livello imbarazzante) ha lanciato il suo "Pompeii Apocalypse" che almeno coglie l'unico messaggio dell'originale, e cioè che anche nel presente potrebbe riaccadere una tragedia della stessa portata.

INFO (fonte Wikipedia.it):

Titolo originalePompeii
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneUSAGermania
Anno2014
Durata105 min
Colorecolore
Audiosonoro
Rapporto2,35:1
Genereazioneavventura,drammaticoepico
RegiaPaul W. S. Anderson

Interpreti e personaggi
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