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venerdì 20 dicembre 2013

Petizione per il Brand di Bologna sul quotidiano Il Resto del Carlino

La petizione è finita pure sul Carlino!
Vorrei ripetere a tutti che il risultato sperato non è tanto la revisione e l'annullamento del concorso, per quello c'era la giuria che bene o male ha deciso e dietro c'è stato sicuramente un lavoro corposo (anche se, ricordiamoci, è una banalizzazione ma tra premio e finanze per lo sviluppo comunque ci finiscono i nostri soldi presi dalle casse comunali, quindi a mio parere la possibilità di "critica" è più che legittima): la dimostrazione però di insofferenza della maggioranza delle persone, che normalmente su molti argomenti la pensano in maniera diversa, è sicuramente un segnale forte di cui non potranno fare a meno di tenere conto, se non altro anche in futuro!



mercoledì 18 dicembre 2013

PETIZIONE ON-LINE: Richiesta di Votazione pubblica per il Brand di Bologna



Riporto tutto il testo anche se il link qui sopra vi ricollega alla petizione completa con testo e possibilità di firma.

I tempi che corrono probabilmente impongono attenzioni ad argomenti diversi e spesso di natura economica e sicurezza finanziaria.
Nonostante tutto e il periodo infausto della crisi, Bologna ha deciso e cercato ultimamente di rilanciarsi, proponendo vari progetti urbani/funzionali di cui l'ultimo doveva essere il Brand della città.
Tutti conosciamo il famoso "I love N.Y." con il cuore, o il I'amsterdam della città olandese: simboli che colpiscono e soprattutto rimangono impressi, rimandando alla città, nella mente di chi li vede.
Bologna non è New York e proprio per questo necessita ancora di più di essere ricordata da chi ha la fortuna di visitarla o da chi vi si imbatte casualmente: ovviamente un brand del genere, con tanto di concorso internazionale, è rivolto principalmente ai turisti.
Per questo non vi possono essere, a mio avviso, simbologie incomprensibili da chi non vi abita; devono però comunque essere originali, riconoscibili, facilmente associabili e uniche!
Uniche nel senso lato del termine di belle (graficamente e non solo) e uniche nel senso di unicità del simbolo, che possa essere usato da solo su di un poster, un'immagine, una foto facendo sì che l'idea che scaturisca sia "BOLOGNA".
Per questo rimaniamo basiti della scelta finale del vincitore (con tutto il rispetto e l'ammirazione per il lavoro svolto, e con il rispetto nei confronti di una giuria assolutamente di livello e competente) ma che non riteniamo essere assolutamente un brand. Il video di presentazione ha lasciato interdetti i più, nel dubbio di cosa stessero osservando o di cosa avrebbero dovuto intuire dallo stesso (in allegato il link: http://www.youtube.com/watch?v=g0pQm0PMvQU )
"Simboli" definiti di origine classica (premessa che nel 2013 potrebbere far storcere il naso ai più per la banalità della scelta), derivanti dalle forme delle chiese antiche che in chi li vede non possono che ricordare solo semplici forme geometriche e non certo monumenti a creare non un simbolo ma un intero nuovo linguaggio (per la "presentazione ufficiale del brand scelto si rimanda a: http://www.urbancenterbologna.it/index.php?/it/bologna-city-branding/e-bologna-il-progetto-vincitore.html). Il risultato è un pastrocchio di colori, cerchi, archi sovrapposti nell'ordine delle lettere che formano la parola ma non la rappresentano affatto.
Se non vi fosse la scritta "è Bologna" al di sotto, sfido chiunque ad associarla non tanto a una città ma a un qualunque centro abito o concetto simile, o a qualsiasi parola si possa pensare di realizzare con il "nuovo alfabeto."
Purtroppo si è perso di vista l'obiettivo perdendosi nell'esaltazione del "giochino online crea simboli" e il poter acclamare "il primo brand digitale cittadino al mondo".
Ritieniamo infine che il simbolo/simboli/alfabeto o come lo si voglia chiamare, scelto non rappresenti e non rappresenterà la città come voluto e dovuto: si chiede quindi di lasciare la possibilità di votare ai cittadini e ai turisti in particolare, anche mediante una metodologia semplice di votazione su di un registro all'ingresso della mostra in sala Borsa od online per registrazione, il preferito tra le 500 proposte così da avere per lo meno una range di preferenze che potrebbe avvicinarsi maggiormente ai "gusti" della gente comune, del turista: di coloro che dovrebbero ricordarsi della città.
Ricordiamoci che nel 2015 l'Italia ospiterà l'expo e sarà un'occasione in cui anche Bologna dovrà giocarsi le sue carte e non pensiamo che tornando a casa, chiunque si potrà ricordare cosa significassero quadratini e pallini colorati senza una "legenda" di supporto.

                                                                                        Riccardo Brini


giovedì 12 dicembre 2013

Benvenuti & Newsletter

Che siate giunti qui per caso o che siate veramente interessati (non dite che vi ho obbligato o verrete colpiti in testa da uno dei miei libri appena ne avrò l'occasione) vi do il benvenuto nel mio blog!
Non vi tedierò con una lista infinita di link giornalieri che rimandano a quello o a quell'altro sito, non vi recensirò duemila libri e non pubblicherò nemmeno all'infinito notizie su di me, su costa sto facendo, mangiando, guardando..fb, twitter, ecc bastano già per quello!
Quello che mi piacerebbe far venir fuori e far conoscere sono quelle "cose" (opere mi sembra esagerato) che ogni tanto per diletto, e con qualche soddisfazione, scrivo e magari rendervi conto di quelle che sono le pubblicazioni vere e proprie di qualche mio scritto.
E poi..ovviamente per farsi un po' di pubblicità che non fa mai male!

Il blog: brevemente vi enucleo i concetti secondo i quali troverete organizzati i diversi post.


  • Racconti: l'elenco completo dei racconti presentati a concorsi ufficiali. Periodicamente inserirò per ognuno una breve descrizione con una citazione e qualche mia riflessione personale. Purtroppo non posso pubblicare i racconti per intero siccome l'intenzione sarà poi quella di pubblicarli una raccolta a sè.
  • Romanzi: anche se non ancora pubblicati o terminati, troverete qualche info e news sulla trama e sullo stato di avanzamento di questi romanzi a cui tengo molto e che spero potrò prima o poi provare a far pubblicare da un editore di un certo livello.
  • Poesia: nonostante la narrativa sia il mio ambito preferito, il mio primo libro pubblicato è stato proprio di poesia. Qui troverete delle info insieme a qualche altro scritto.
  • Altro: oltre a tutto ciò detto in precedenza, i miei momenti di scrittura "matta e disperata" mi portano a scrivere (o meglio, a miei personali ragionamenti) a riguardo di filosofia, critica, architettura. Qui troverete testi e la possibilità di commentare ciò che ho scritto.

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"Sè stesso"

"Il respiro affannato, chiuso in un grosso giubbotto marrone, volto coperto da un folto ciuffo di capelli, l’arcana figura si fermò all’improvviso, vicinissimo a me. Lo sentii borbottare qualcosa, si girò: fece per tornare indietro, raccolse una grossa pietra, distese il braccio e fissò il ciottolo che stringeva fa le sue dita. Sembrava indeciso. La riappoggiò a terra, parve calmarsi poi qualcosa: scattò nuovamente verso il terreno, raccolse nuovamente il piccolo masso e lo scagliò verso la lastra di ghiaccio. Esattamente in mezzo al corso del fiume si formò un buco che, piano piano sembrò allargarsi."

Il primo vero concorso a cui partecipai: avevo sempre scritto qualcosa, qua e là, a mano e poi riportato al pc, pensando che i concorsi e le pubblicazioni fossero "troppo complicati".
Quasi per caso trovai uno dei molti siti con l'elenco infinito di concorsi proposti da case editrici emergenti, comuni, centri culturali: avevo ancora 18 anni.
Lessi il bando: probabilmente se non avessi trovato tra i primi una proposta così particolare non avrei tentato l'esperienza e oggi non sarei qui a scrivervi di tutto ciò.
Partendo da una foto, scrivere un racconto breve di circa 6 facciate, argomento a piacere. Il tutto senza pagare alcunchè.
L'immagine era quella di un ponte, con alcune persone al di sopra. Punto.
Mi ricordo come mi sforzai, ancora prima di immaginare la storia in sè, di trovare i protagonisti, di definirli dal punto di vista emotivo, di sapere ancora prima di cosa sarebbe poi successo come eventualmente avrei voluto reagissero agli eventi.
E probabilmente è stata la "stramberia" della scelta a far sì che la giuria apprezzasse il lavoro.

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Concorso: L'immagine Parla
Risultato: 6° classificato

"Hannover" - guida turistica



"Quarta di copertina

Hannover, la città delle fiere e degli eventi al centro dell’Europa

Con la fiera più grande del mondo come superficie e numerosi eventi capaci di richiamare milioni di turisti da tutto il globo (con punte di 850’000 solo per la fiera dell’elettronica CeBIT) e una delle vie commerciali più rinomate di Germania, la città si presenta come uno dei principali poli economico,culturale e turistico del Nord del paese.

Con oltre 50 teatri, decine e decine di musei, gli onnipresenti parchi e gli eventi praticamente settimanali la città risulta meta di qualsiasi tipo di turismo, nazionale ed internazionale (per l’Oktoberfest, il più grande del mondo dopo quello di Monaco, le presenze raggiungono il milione e duecentomila unità).

Da quando nel 2000 la città è stata completamente rimessa a nuovo per ospitare l’EXPO 2000 (uno degli eventi più importanti e visitati del mondo, del quale poche città del calibro di Shangai, Parigi, New-York e nel 2015 Milano possono vantarsi di aver ospitato) l’intera regione ha registrato un continuo aumento di presenze turistiche, legate anche alla crescita e all’efficienza dei servizi offerti (la pulizia, la sicurezza, i trasporti con bus, tram e metro).

La Leibniz Universität Hannover poi collabora con le principali università europee ed Italiane (Bologna, Pisa, Milano, Catania solo per citarne alcune) negli scambi di studio come Erasmus ed Overseas, incrementando il flusso da e per Hannover.

Nel 2012 il numero di pernottamenti solo per la città (escludendo quindi l’area della provincia –per la quale la cifra sale a quasi 4 milioni- e soprattutto della regione per la quale Hannover è centro nevralgico) sono saliti a 2,1 milioni; a queste andrebbero aggiunte le presenze giornaliere che farebbero lievitare il numero esponenzialmente, causa la posizione ottimale come crocevia tra Nord-Sud ed Est-Ovest tra città del calibro di Brema, Amburgo, Monaco di Baviera, Berlino e Stoccarda.

Il numero di pernottamenti da parte di Italiani è andato crescendo nel tempo, sia per le numerose nuove fiere che attirano i nostri espositori (ad esempio Ligna, che si svolgerà nuovamente anche nel 2015) che nel 2011 ha fatto sì che in città si registrassero quasi 30'000 prenotazioni di nostri conterranei.

Anche il turismo culturale però sta iniziando a proporre numeri importanti soprattutto grazie ai collegamenti esistenti e sempre più numerosi con la nostra penisola: Milano, Roma, Venezia, Catania, Napoli, Bari sono solo alcune delle città che presentano collegamenti aerei diretti low-cost e non, con la città capitale della Bassa Sassonia, mentre per numerose altre (ad es. Bologna) esistono collegamenti con scalo appositamente studiati.

La grande e rinnovata stazione della città da cui partono centinaia di treni Alta Velocità ogni giorno, rendono poi Hannover comodamente raggiungibile da qualsiasi altra città della Germania, ampliando di molto le possibilità di raggiungerla partendo dall’aeroporto più comodo per il turista (Amburgo e Brema risultano i più vicini, oltre ovviamente allo scalo internazionale da più di 5 milioni di passeggeri l’anno della stessa città).

L’architettura moderna in una città totalmente ricostruita dopo la distruzione di più del 70% della II Guerra Mondiale non manca, con eccellenti esempi quali la Gehry Tower dell’omonimo famoso architetto e il futuristico edificio della Nord Landesbank progettato da Behnisch Architekten.

La presenza di uno degli zoo più moderni e variegati della Germania e non solo, con un numero di visitatori annui superiori al milione e mezzo grazie alle sue ben 7 differenti zone e 3414 animali, aumenta lo spettro di categorie di turismo interessate.

La città quindi per i suoi numerosi negozi, offerte culturali e ottimo rapporto qualità-prezzo si sta trasformando in una forte e sicura mera turistica in continuo sviluppo."


Se mi avessero detto che la "sconosciuta" Hannover mi sarebbe piaciuta così tanto da poi poterci scrivere una guida turistica, non penso proprio che ci avrei creduto.
Invece l'esperienza dell'Erasmus mi ha permesso di scoprire una vera e propria chicca: probabilmente la fortuna di aver avuto tempo splendido per doversi mesi e temperature molto al di sopra della media avrà influito sulla valutazione ma certo è che nessuna delle persone che in quel periodo o successivamente vi sono andate a trascorrere dei giorni sono tornate deluse.
Non ho altro da aggiungere se non segnalare che, al momento, la guida su Hannover qui presentata è l'unica disponibile dedicata alla città in italiano.


"IL PRESIDENTE DEI DUE EMISFERI - LA PAGINA (VOL.1)"

"La guerra dei due Emisferi è stato solo l'inizio... "Non ci poteva credere, non era possibile: stava evidentemente impazzendo. Oppure il mondo attorno a lui si stava trasformando come un campo di girasoli all’inizio della primavera dopo un lungo inverno, e lui evidentemente non era che un animale in letargo che si era ritrovato in un mondo cambiato.""

Il mio primo romanzo finalmente concluso e pubblicato gratuitamente sotto forma di trilogia: in questa prima parte scoprirete come si presenta il mondo dopo la devastante guerra dei due mondi, e come nelle diverse parti del globo si affronta la vita di tutti i giorni. Personaggi lontani e apparantemente normali, si ritroveranno parte di un complotto più grande di loro che non solo li vedrà protagonisti ma susciterà grandi cambiamenti in loro stessi...

Il secondo volume presto in uscita.

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Tipologia: fantascienza, psicologico
Avanzamento: Pubblicato
Link: NB. si riportano qui i principali, per tutti i download disponibili i link nella home del blog nella colonna di sinistra.

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LULU

AMAZON

MILLEPAGINE


"Romanzo storico"

"..."

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Tipologia: ambientazione storica, trama inedita
Avanzamento: Prima scrittura 90%, Versione definitiva 10%
Link: 

"Nella mia testa"



"Le vere emozioni non si possono programmare, ecco la regola, il filo conduttore della raccolta.
Immerso tra impegni, viaggi in luoghi lontani e visite in città vicine,i pensieri si moltiplicano e si
intersecano in una varietà così smisurata di parole che risultano troppe per poter essere
imprigionate soltanto nella propria testa.
I luoghi della vacanza diventano così la base di ogni componimento: passando da essere
meramente il fondale su cui le parole andranno poi stese, per poi diventare il vero leitmotiv per
finire ad essere il luogo fisico in cui la magia si potrà realizzare.
Da una semplice vacanza tra amici in un luogo epico, dalle antiche origini e durante il quale
qualcosa dentro va trasformandosi, fino alla base solita e usuale delle vacanze, sede dei primi
dubbi.
Passando per un luogo conosciuto ma non vissuto, mai in questo modo, quotidianità non propria
che avvicina il desiderio alla certezza.
Tornare a casa,infine, ormai certi di quello che si ha e che non si vuole perdere."

Uno dei pochi miei lavori nato senza pretese e senza obiettivi di pubblicazione: un libero sfogo di un'estate dai tanti eventi.
Come nel più classico stile da "poeta maledetto" (come molti amici amano riferirsi a me riguardo a questo scritto), munito di un taccuino ho riportato i miei pensieri durante il periodo di stacco che si ha dalla vita di tutti i giorni: l'estate.
Definirle poesie, soprattutto per chi ha ancora un'idea "scolastica" delle stesse, potrebbe risultare destabilizzante ma ragionando a posteriori, la forma delle stesse e il modo in cui sono espresse riflette un mio modo di pensare che probabilmente risulta chiaro anche nella mia (quasi) professione e studio di architetto: il conoscere le regole, sapere cosa è stato fatto prima e proprio per questo creare un proprio stile che si leghi al modo di essere ma anche al momento in cui si vive (il presente che diventa immediatamente futuro, per me, e non subito passato come molti pensano).
Avrete quindi intuito la mancanza di metrica nel senso stretto del termine: solo il numero di versi viene utilizzato come forma, anche estetica per chi osserva la pagina, di come comprendere il ritmo di lettura e di ciò che è narrato: le strofe possono andare diminuendo i loro versi, arrivando a un punto "alto", un climax oppure avere lo stesso numero, come un racconto da leggere ad un ritmo costante, unico.
L'isola di Rodi poi, uno dei 4 luoghi a cui è dedicato un capitolo, mi ha spinto ad aggiungere qualche racconto breve, di una o mezza facciata, più adatto per far comprendere lo spirito del luogo e del momento.
L'obiettivo è sempre comunque rimandare a qualche immagine visiva, qualcuno leggendolo mi disse "mi sembrava di essere lì, potevo immaginare i sassi e la spiaggia": obiettivo raggiunto.


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Editore: Eracle - Adef Ed.
Formato: E-Book
N. Pagine: 54
Categoria: Poesie e racconti brevi

mercoledì 11 dicembre 2013

"Menzogna"

"Esattamente 315 giorni per arrivare alla soluzione, per cancellare piste sbagliate, per riemergere dalle menzogne raccontatemi, per individuare indizi microscopici, per capire. Mi dedicai anima e corpo a quella che ormai era la mia missione: barba folta, dimagrito, spazzatura ovunque,  non importava, ce l’avevo fatta!
Non ero stato io."

Questo è stato il concorso con il bando più particolare che ho mai trovato: in sintesi si trattava di scrivere un racconto giallo vero e proprio, con tema centrale la birra.
Detta così semplicemente sembra una banalità, ma il vero problema era proprio lei, la protagonista, la birra: come inserirla in un racconto giallo facendo sì che la sua presenza non fosse solo una presenza senza importanza e di contorno?
Voglio dire, le strade che si potevano percorrere erano molte: dalle più banali dal mio punto di vista (come far svolgere la storia in un birrificio) alle più strampalate ed esagerate (la birra come vero e proprio protagonista "umanizzato") a quelle "attira pubblico" -in un certo senso "populiste"- (bambini che provano la birra per la prima volta, un ricordo passato legato ad essa).
Bisognava trovare un giusto mix di tensione e mistero, oltre ad un intreccio narrativo da investigazione vera e propria, che soddisfacesse il lettore.
Questo è stato il vero problema iniziale: creare un "caso", renderlo misterioso e darne la soluzione in poche pagine, senza tralasciare il senso di noir che spesso i gialli hanno e che ancora più spesso hanno i miei racconti, facendo sì che la birra, in un modo o nell'altro, seguisse il/i protagonista/i nel corso della vicenda, diventandone in qualche modo partecipante attiva ma senza monopolizzare il racconto stesso.
In uno dei racconti che personalmente ritengo tra i miei migliori al momento, i dubbi, le paure, le bugie e le verità (a volte apparenti e fittizie, a volte..)
si intrecciano in un racconto che dà la soluzione di sè solo nel finale, chiarendo tutto al lettore e agli stessi personaggi.

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Concorso: Concorso Giallobirra 2011
Risultato: Classificato 11° su 93

"Autobiografia"

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Concorso: Città di Pontinia 2008
Risultato: Partecipante

"Ritorno"

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Concorso: Città di Melegnano 2008, internazionale
Risultato: Partecipante

"Sotto i piedi"

"Il respiro affannato, chiuso in un grosso giubbotto marrone, volto coperto da un folto ciuffo di capelli, l’arcana figura si fermò all’improvviso, vicinissimo a me. Lo sentii borbottare qualcosa, si girò: fece per tornare indietro, raccolse una grossa pietra, distese il braccio e fissò il ciottolo che stringeva fa le sue dita. Sembrava indeciso. La riappoggiò a terra, parve calmarsi poi qualcosa: scattò nuovamente verso il terreno, raccolse nuovamente il piccolo masso e lo scagliò verso la lastra di ghiaccio. Esattamente in mezzo al corso del fiume si formò un buco che, piano piano sembrò allargarsi."

Il primo vero concorso a cui partecipai: avevo sempre scritto qualcosa, qua e là, a mano e poi riportato al pc, pensando che i concorsi e le pubblicazioni fossero "troppo complicati".
Quasi per caso trovai uno dei molti siti con l'elenco infinito di concorsi proposti da case editrici emergenti, comuni, centri culturali: avevo ancora 18 anni.
Lessi il bando: probabilmente se non avessi trovato tra i primi una proposta così particolare non avrei tentato l'esperienza e oggi non sarei qui a scrivervi di tutto ciò.
Partendo da una foto, scrivere un racconto breve di circa 6 facciate, argomento a piacere. Il tutto senza pagare alcunchè.
L'immagine era quella di un ponte, con alcune persone al di sopra. Punto.
Mi ricordo come mi sforzai, ancora prima di immaginare la storia in sè, di trovare i protagonisti, di definirli dal punto di vista emotivo, di sapere ancora prima di cosa sarebbe poi successo come eventualmente avrei voluto reagissero agli eventi.
E probabilmente è stata la "stramberia" della scelta a far sì che la giuria apprezzasse il lavoro.

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Concorso: L'immagine Parla
Risultato: 6° classificato