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giovedì 12 dicembre 2013

"Sè stesso"

"Il respiro affannato, chiuso in un grosso giubbotto marrone, volto coperto da un folto ciuffo di capelli, l’arcana figura si fermò all’improvviso, vicinissimo a me. Lo sentii borbottare qualcosa, si girò: fece per tornare indietro, raccolse una grossa pietra, distese il braccio e fissò il ciottolo che stringeva fa le sue dita. Sembrava indeciso. La riappoggiò a terra, parve calmarsi poi qualcosa: scattò nuovamente verso il terreno, raccolse nuovamente il piccolo masso e lo scagliò verso la lastra di ghiaccio. Esattamente in mezzo al corso del fiume si formò un buco che, piano piano sembrò allargarsi."

Il primo vero concorso a cui partecipai: avevo sempre scritto qualcosa, qua e là, a mano e poi riportato al pc, pensando che i concorsi e le pubblicazioni fossero "troppo complicati".
Quasi per caso trovai uno dei molti siti con l'elenco infinito di concorsi proposti da case editrici emergenti, comuni, centri culturali: avevo ancora 18 anni.
Lessi il bando: probabilmente se non avessi trovato tra i primi una proposta così particolare non avrei tentato l'esperienza e oggi non sarei qui a scrivervi di tutto ciò.
Partendo da una foto, scrivere un racconto breve di circa 6 facciate, argomento a piacere. Il tutto senza pagare alcunchè.
L'immagine era quella di un ponte, con alcune persone al di sopra. Punto.
Mi ricordo come mi sforzai, ancora prima di immaginare la storia in sè, di trovare i protagonisti, di definirli dal punto di vista emotivo, di sapere ancora prima di cosa sarebbe poi successo come eventualmente avrei voluto reagissero agli eventi.
E probabilmente è stata la "stramberia" della scelta a far sì che la giuria apprezzasse il lavoro.

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Concorso: L'immagine Parla
Risultato: 6° classificato

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