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mercoledì 18 dicembre 2013

PETIZIONE ON-LINE: Richiesta di Votazione pubblica per il Brand di Bologna



Riporto tutto il testo anche se il link qui sopra vi ricollega alla petizione completa con testo e possibilità di firma.

I tempi che corrono probabilmente impongono attenzioni ad argomenti diversi e spesso di natura economica e sicurezza finanziaria.
Nonostante tutto e il periodo infausto della crisi, Bologna ha deciso e cercato ultimamente di rilanciarsi, proponendo vari progetti urbani/funzionali di cui l'ultimo doveva essere il Brand della città.
Tutti conosciamo il famoso "I love N.Y." con il cuore, o il I'amsterdam della città olandese: simboli che colpiscono e soprattutto rimangono impressi, rimandando alla città, nella mente di chi li vede.
Bologna non è New York e proprio per questo necessita ancora di più di essere ricordata da chi ha la fortuna di visitarla o da chi vi si imbatte casualmente: ovviamente un brand del genere, con tanto di concorso internazionale, è rivolto principalmente ai turisti.
Per questo non vi possono essere, a mio avviso, simbologie incomprensibili da chi non vi abita; devono però comunque essere originali, riconoscibili, facilmente associabili e uniche!
Uniche nel senso lato del termine di belle (graficamente e non solo) e uniche nel senso di unicità del simbolo, che possa essere usato da solo su di un poster, un'immagine, una foto facendo sì che l'idea che scaturisca sia "BOLOGNA".
Per questo rimaniamo basiti della scelta finale del vincitore (con tutto il rispetto e l'ammirazione per il lavoro svolto, e con il rispetto nei confronti di una giuria assolutamente di livello e competente) ma che non riteniamo essere assolutamente un brand. Il video di presentazione ha lasciato interdetti i più, nel dubbio di cosa stessero osservando o di cosa avrebbero dovuto intuire dallo stesso (in allegato il link: http://www.youtube.com/watch?v=g0pQm0PMvQU )
"Simboli" definiti di origine classica (premessa che nel 2013 potrebbere far storcere il naso ai più per la banalità della scelta), derivanti dalle forme delle chiese antiche che in chi li vede non possono che ricordare solo semplici forme geometriche e non certo monumenti a creare non un simbolo ma un intero nuovo linguaggio (per la "presentazione ufficiale del brand scelto si rimanda a: http://www.urbancenterbologna.it/index.php?/it/bologna-city-branding/e-bologna-il-progetto-vincitore.html). Il risultato è un pastrocchio di colori, cerchi, archi sovrapposti nell'ordine delle lettere che formano la parola ma non la rappresentano affatto.
Se non vi fosse la scritta "è Bologna" al di sotto, sfido chiunque ad associarla non tanto a una città ma a un qualunque centro abito o concetto simile, o a qualsiasi parola si possa pensare di realizzare con il "nuovo alfabeto."
Purtroppo si è perso di vista l'obiettivo perdendosi nell'esaltazione del "giochino online crea simboli" e il poter acclamare "il primo brand digitale cittadino al mondo".
Ritieniamo infine che il simbolo/simboli/alfabeto o come lo si voglia chiamare, scelto non rappresenti e non rappresenterà la città come voluto e dovuto: si chiede quindi di lasciare la possibilità di votare ai cittadini e ai turisti in particolare, anche mediante una metodologia semplice di votazione su di un registro all'ingresso della mostra in sala Borsa od online per registrazione, il preferito tra le 500 proposte così da avere per lo meno una range di preferenze che potrebbe avvicinarsi maggiormente ai "gusti" della gente comune, del turista: di coloro che dovrebbero ricordarsi della città.
Ricordiamoci che nel 2015 l'Italia ospiterà l'expo e sarà un'occasione in cui anche Bologna dovrà giocarsi le sue carte e non pensiamo che tornando a casa, chiunque si potrà ricordare cosa significassero quadratini e pallini colorati senza una "legenda" di supporto.

                                                                                        Riccardo Brini


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