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giovedì 12 dicembre 2013

"Nella mia testa"



"Le vere emozioni non si possono programmare, ecco la regola, il filo conduttore della raccolta.
Immerso tra impegni, viaggi in luoghi lontani e visite in città vicine,i pensieri si moltiplicano e si
intersecano in una varietà così smisurata di parole che risultano troppe per poter essere
imprigionate soltanto nella propria testa.
I luoghi della vacanza diventano così la base di ogni componimento: passando da essere
meramente il fondale su cui le parole andranno poi stese, per poi diventare il vero leitmotiv per
finire ad essere il luogo fisico in cui la magia si potrà realizzare.
Da una semplice vacanza tra amici in un luogo epico, dalle antiche origini e durante il quale
qualcosa dentro va trasformandosi, fino alla base solita e usuale delle vacanze, sede dei primi
dubbi.
Passando per un luogo conosciuto ma non vissuto, mai in questo modo, quotidianità non propria
che avvicina il desiderio alla certezza.
Tornare a casa,infine, ormai certi di quello che si ha e che non si vuole perdere."

Uno dei pochi miei lavori nato senza pretese e senza obiettivi di pubblicazione: un libero sfogo di un'estate dai tanti eventi.
Come nel più classico stile da "poeta maledetto" (come molti amici amano riferirsi a me riguardo a questo scritto), munito di un taccuino ho riportato i miei pensieri durante il periodo di stacco che si ha dalla vita di tutti i giorni: l'estate.
Definirle poesie, soprattutto per chi ha ancora un'idea "scolastica" delle stesse, potrebbe risultare destabilizzante ma ragionando a posteriori, la forma delle stesse e il modo in cui sono espresse riflette un mio modo di pensare che probabilmente risulta chiaro anche nella mia (quasi) professione e studio di architetto: il conoscere le regole, sapere cosa è stato fatto prima e proprio per questo creare un proprio stile che si leghi al modo di essere ma anche al momento in cui si vive (il presente che diventa immediatamente futuro, per me, e non subito passato come molti pensano).
Avrete quindi intuito la mancanza di metrica nel senso stretto del termine: solo il numero di versi viene utilizzato come forma, anche estetica per chi osserva la pagina, di come comprendere il ritmo di lettura e di ciò che è narrato: le strofe possono andare diminuendo i loro versi, arrivando a un punto "alto", un climax oppure avere lo stesso numero, come un racconto da leggere ad un ritmo costante, unico.
L'isola di Rodi poi, uno dei 4 luoghi a cui è dedicato un capitolo, mi ha spinto ad aggiungere qualche racconto breve, di una o mezza facciata, più adatto per far comprendere lo spirito del luogo e del momento.
L'obiettivo è sempre comunque rimandare a qualche immagine visiva, qualcuno leggendolo mi disse "mi sembrava di essere lì, potevo immaginare i sassi e la spiaggia": obiettivo raggiunto.


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Editore: Eracle - Adef Ed.
Formato: E-Book
N. Pagine: 54
Categoria: Poesie e racconti brevi

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