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venerdì 21 febbraio 2014

"La cavia"

"I due camici bianchi sparirono, come in uno spettacolo teatrale in cui lo spettatore si aspetta ancora che qualche personaggio, rimasto in silenzio fino a quel momento, se ne esca con qualcosa di inimmaginabile “Signore: una possibilità ci sarebbe.” “No!” urlò rabbioso l’uomo sul letto, la moglie si destò dall’intorpidimento che l’aveva colta all’annuncio del male del marito “Non sono una cavia! "

La cavia è uno dei primi racconti che ho scritto dopo una pausa abbastanza lunga per concludere "Il presidente dei due emisferi".
Di sole 5 cartelle (o facciate detta in maniera meno ricercata) ammetto che risente molto dell'atmosfera che ho descritto nella stesura del romanzo di fantascienza da poco finito.
L'idea di base l'avevo in serbo da tempo e pensavo di poterla utilizzare per un romanzo vero e proprio, ho deciso invece di provare a condensarla, ridurla all'osso: al messaggio, alla suspense e ai colpi di scena.
Probabilmente potrebbe essere un incipit per un seguito o inserirsi addirittura come storia secondaria in un libro di fantascienza che tratta comunque molto del disagio umano e dell'evoluzione del carattere dei personaggi, proprio come Laurence e gli altri protagonisti de "Il Presidente dei due Emisferi".

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Concorso: Raduga V Edizione

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